La sentenza Thyssen Krupp (oltre 16 anni di reclusione all’amministratore delegato, da 10 anni a 13 anni per altri 5 dirigenti, 1 milione di euro e altre sanzioni ex D.Lgs. 231/01 all’azienda, pesantissimi risarcimenti a favore di parti civili, enti locali, sindacati, associazioni) pone di fatto a tutte le aziende dinnanzi alla necessità di implementare un Sistema di Gestione della Sicurezza ed un Modello Organizzativo e Gestionale.

In questi stessi giorni un giudice del Tribunale di Milano ha infatti prosciolto un’importante società di costruzioni in quanto ha ritenuto idoneo il modello organizzativo implementato in azienda al fine di prevenire i reati previsti dal D. Lgs 231/01 e che possono comportare la responsabilità amministrativa dell’impresa.

L’art. 9, Legge n°123/2007 introduce l’art. 25-septies del DLgs 231/2001, inserendo il reato diomicidio colposo e di lesioni gravi o gravissime commessi con violazione delle norme infortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro”, nell’ambito dei reati dei quali l’azienda è direttamente corresponsabile. Ciò comporta che nell’ipotesi di lesioni gravi (infortunio superiore ai 40 gg) la sanzione pecuniaria pagata dall’impresa non possa essere inferiore ai 25.800 euro mentre per il datore di lavoro è previsto un periodo di reclusione minimo di tre mesi. Altre sanzioni per l’impresa sono:

  • l’interdizione dell’esercizio dell’attività;
  • la sospensione o revoca delle:
  • autorizzazioni;
  • licenze;
  • concessioni;
  • il divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione;
  • oltre all’esclusione da :
  • finanziamenti,
  • sussidi,
  • contributi;
  • la revoca di quelli già ricevuti;
  • il divieto di pubblicizzare beni e servizi.

Se il giudice valuta che l’organizzazione gestionale ed operativa è risultata scadente o non all’altezza potrà andare ad applicare i dettami del D. Lgs 231/01. Per il magistrato il fulcro su cui si basa l’eventuale applicazione delle sanzioni previste è, e sarà, proprio il livello di coerenza al modello organizzativo, presupponendo però, in tal senso la sua esistenza. Se non c’è il modello profilato nei modi stabiliti dal D. Lgs 231/01, si applica direttamente l’azione sanzionatoria ed accessoria.

 

Come tutelarsi?

E’ lo stesso Testo Unico (D.Lgs. 81/2008) a dare indicazioni alle imprese per esimersi da tali responsabilità: i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001, o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi (D.Lgs 81/08 art. 30, comma 5).

L’ articolo 30 del D.Lgs. 81/2008 prevede dunque che laddove l’ente abbia adottato ed efficacemente attuato un Modello di organizzazione e gestione idoneo ad assicurare la conformità ai requisiti ed obblighi giuridici in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, possa ottenere l’esclusione della sua responsabilità (c.d. esimente). La possibilità per le società di non rispondere dell’illecito è dunque strettamente connessa all’adozione di un Sistema di Gestione per la Sicurezza (OHSAS 18001), unico strumento idoneo a dimostrare il rispetto di tutte le norme applicabili in materia di sicurezza ed a identificare le responsabilità ad ogni livello organizzativo, decisionale e gestionale interno all’azienda.

 

Avvaloramento azienda

La tendenza di molti enti pubblici è privati è di utilizzare la Certificazione OHSAS 18001 e il Modello Organizzativo Gestionale quale criterio di selezione dei propri fornitori.

ENEL ha di recente inviato una circolare ai propri fornitori, dove richiede come requisito per partecipare ai propri bandi di gara, l’adozione di un modello organizzativo e gestionale D.lgs 231/01 per i rischi di omicidio colposo e lesioni gravi o gravissime sui luoghi di Lavoro (Art 25 septies del D.lgs 231/01). Nello specifico, viene richiesta la certificazione OHSAS 18001.

Numerosi enti pubblici (tra i quali Provincia di Milano,Brescia,Bergamo, Autostrade, Ferrovie dello Stato) premiano le aziende certificate con un consistente bonus di punteggio nelle gare per l’assegnazione degli appalti pubblici.

Come successo in passato con la ISO 9001 è credibile pensare che a breve l’adozione di un Sistema di gestione per la salute e la sicurezza diverrà condizione indispensabile per la partecipazione a gare pubbliche e private di una certa importanza.

 

Vantaggi economici diretti

INAIL premia le aziende che implementano un Sistema di Gestione per la Sicurezza secondo la norma BS OHSAS 18001 con la riduzione del tasso di tariffa.

La riduzione ha effetto per l’anno in corso alla data di presentazione della domanda ed è applicata in sede di regolazione del premio assicurativo dovuto per lo stesso anno.

Può essere richiesto tutti gli anni dal momento dell’implementazione del Sistema!

Ricordiamo che il premio applicato ad una singola posizione assicurativa territoriale dipende essenzialmente da due fattori:

  • l’andamento infortunistico rispetto alla media nazionale (scarto)
  • l’attuazione di interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro

In sintesi quindi le possibilità di abbattere il premio assicurativo sono:

Dimensione aziendale (operai/anno) Oscillazione per andamento infortunistico Oscillazione per prevenzione Possibile riduzione del premio assicurativo
Fino a 10 ± 22% 30% -52%
Da 11 a 50 ± 22% 23% -45%
Da 51 a 100 ± 22% 18% -40%
da 101 a 200 ± 25% 15% -40%
da 201 a 500 ± 27% 12% -39%
oltre 500 ± 35% 7% -42%